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E' Natale
Egli ha annullato tutte le distanze per venire da noi, per dividere con noi la gioia e il dolore, la fatica del lavoro, l’amore donato, la povertà, il cammino, la speranza. E noi non faremo un passo per andare da Lui?
A tutti e a ciascuno l’abbraccio più intenso e l’augurio di un Santo Natale.
Gesti di speranza oltre le sbarre
Proponiamo un testo di Federica Lucchini, pubblicato sul quotidiano La Prealpina il 4 giugno 2017 e relativo a un'opera che abbiamo condiviso. L'articolo può essere visualizzato anche nella sezione Rassegna del sito.
Tutti assieme attorno all’installazione costituita da fondi di bottiglie di plastica, apposta su una parete del IV reparto della II casa di reclusione di Bollate. A inaugurare l’opera, che costituisce per quest’anno scolastico l’ultimo tassello di un progetto elaborato da studenti dell’Istituto Einaudi di Varese e dell’Istituto Stein di Gavirate, c’erano detenuti, operatori carcerari e guardie. Tutti presenti, felici di quella realizzazione (nella foto) su cui sono evidenti alcune scritte simboliche del loro pensiero “Te lo giuro: dagli scarti viene il futuro”.
Dietro a questa creazione artistica c’è una storia nel solco dell’ecologia delle relazioni costruita da mesi con l’intento di ridare nuova vita agli oggetti e alle relazioni, restituendo loro dignità.
Il progetto - Percorsi verso una società aperta: scegliere la sostenibilità sociale, impegnarsi per la sostenibilità ambientale/ le diversità si incontrano, le divergenze convergono - che porta la firma dell’Einaudi, ha avuto precise tappe nell’ottica dell’umanità dietro le sbarre e del perdono responsabile. È stato basilare il rapporto degli studenti con i detenuti, mediato dagli operatori del carcere e dagli insegnanti, per costruire un dialogo costruttivo e scoprire, assieme, la medesima attenzione all’ambiente: ecco allora scaturire la proposta, a seguito di un incontro con i detenuti del gruppo Keep the Planet Clean, della realizzazione dell’installazione, effettuata poi dagli studenti dell’Einaudi, guidati dalle professoresse Giovanna Micali e Chiara Ricardi in febbraio, marzo, aprile scorsi.
Quel ricostruire gli oggetti e le relazioni per giungere a ricostruire le persone, che è stato sviluppato in un convegno nella sede della Provincia, ha avuto attuazione nel laboratorio creativo a cui hanno partecipato studenti e carcerati lavorando per molte ore assieme all’arazzo di bottiglie posto sul muro di contenimento dei cassonetti nel cortile del IV reparto: un’importante occasione di dialogo e conoscenza reciproca, facilitata da un contesto informale di grande convivialità. Poi la tappa finale del progetto: il convegno svolto presso il carcere sui “Cambiamenti climatici: una sfida di sostenibilità ambientale che ci tocca da vicino.” Vi hanno partecipato lo scienziato Giacomo Grassi, del Joint Research Centre di Ispra, il detenuto Matteo Gorelli, la vicedirettrice Cosima Buccoliero e la dirigente dell’Einaudi, Marina Raineri. La conclusione, vissuta assieme ai ragazzi dello Stein di Gavirate, ha avuto un tocco all’insegna dell’altruismo: durante l’inaugurazione dell’arazzo spiccava anche la bella tettoia nuova, dono dell’associazione Con Andrea.
Federica Lucchini
Aiutiamo la vita a nascere. In Ciad
Condividiamo la lettera che suor Raffaella ci ha inviato dopo il gesto natalizio a sostegno dell'ospedale St. Joseph in Ciad.
Carissimi, un grande abbraccio in Cristo Gesù. Come state? Vi ricordo in questo inizio di Quaresima. Vi scrivo per far giungere il nostro più grande ringraziamento a tutte le persone che hanno aderito all'acquisto del panettone proposto dall'associazone Con Andrea. Il vostro generosissimo contributo ha permesso di coprire interamente un progetto a favore della maternità dell'ospedale St. Joseph di Bebedjia, nel Ciad. Il progetto si chiama "Aiutiamo la vita a nascere". Ci siamo infatti rese conto che le donne preferiscono partorire ancora a casa e arrivano in ospedale solo quando la loro vita é gravemente in pericolo e spessissimo il loro bimbo é già morto in grembo.
Con questo progetto volevamo aiutare e stimolare le donne a venire regolarmente alla visite prenatali e a partorire in ospedale, così che sia possibile assistere adeguatamente mamme e bambini.
Volevamo rendere i prezzi del ricovero accessibili a tutt e con voi ici siamo riuscite. Ora inizieremo a stimolare le donne a venire all'ospedale. Avevamo pensato di raccogliere questi fondi durante l'arco di un anno ed invece, con nostra grande sorpresa, voi avete coperto già tutte le spese. Di questo vi siamo infinitamente grate.
La responsabile di questo progetto é suor Elisabetta Raule che é il medico chirurgo e ginecologo dell'ospedale.
E’ lei che, concretamente, interviene ogni giorno, insieme a tutto il personale della maternità e della sala operatoria, a rendere il miracolo della vita possibile ogni giorno e ogni notte.
Lei vi fornirà tutti i dati con precisione e le foto dei bimbi e delle loro mamme.
A voi ancora la mia gratitudine per avervi conosciuto e incontrato.
A settembre verrò in vacanza e penso che potremmo organizzare una serata per mostrare tutte le meraviglie realizzate attraverso i vostri sacrifici e soprattutto attraverso il vostro amore per i più piccoli.
Vi ricordo in Lui e vi accompagno con la preghiera e con amicizia.
Suor Raffaella Pironti
Pasqua di ricostruzione. Delle case e dei cuori
“Ricostruire non solo le case,
ma anche i cuori"

Papa Francesco

E’ l’augurio che desideriamo rilanciare nel cammino verso la prossima Pasqua. Attraverso un progetto condiviso con molte associazioni gaviratesi, il dono delle “Ali mandorlate” (il dolce tradizionale che può essere prenotato secondo le abituali modalità) sosterrà quest'anno famiglie, adulti, bambini e ragazzi di Amatrice e di Accumuli nel loro, e nostro, cammino di ricostruzione dopo il dramma del terremoto.
Auguri e, fin da ora, un grande grazie.
Con Andrea